PIETRO GORI
Library of Il Martello.
New York City (U.S.A)
Accueil > Catégories > Noms cités (liste positive) > Gori, Pietro (1865-1911)
(1865-1911)
C’est au cours de ses études classiques et universitaires de droit à Livourne puis à Pise que Pietro Gori se familiarisa avec les idées socialistes puis devint anarchiste. En 1885 il adhéra à l’Internationale et au mouvement libertaire et en 1887 connut son premier procès pour la publication de la brochure « Pensées rebelles » pour laquelle il fut condamné à un an de prison. Malgré les persécutions il parvint à soutenir sa thèse intitulée « La misère et le crime ».
En 1891, avant la (…)
Au moins 1 ouvrage recensé dans le Catalogue général des éditions et collections anarchistes francophones.
Au moins 3 revues francophones parues sous ce nom (voir sur le site Bianco).
Au moins 3 affiches anarchistes parues avec ce nom. Voir sur Placard
Almeno 47 periodici in lingua italiana pubblicati su questo nome (vedere sul sito Bettini).
chansons / poesies (voir site Canto).
Au moins 21 objets recensés dans Ephemera.
[CP de la bibliothèque de "Il Martello" à New York, portrait de Pietro Gori.]
PIETRO GORI
Library of Il Martello.
New York City (U.S.A)
[CP italienne, portrait du militant anarchiste italien Attilio Sassi (1876-1957) avec un court poème (métaphore sur le temps) de Pietro Gori.]
/B_tout>
SASSI ATTILIO
Ma scrosi pur la folgore, dilanghin gli uragani,
se dopo i gorghi infausti, dopo i rancori immani,
fia che torni più limpido, e in tutto il suo fulgore,
sul rinnovato mondo l’astro serenatore.
PIETRO GORI
[CP italienne, poème de l’anarchiste italien Pietro Gori (1865-1911) sur la nature.]
E m’ hanno regalato un fiorellino,
M’ han detto ch’è l’ emblema del desio,
L’ ho subito piantato nel giardino
All’ ombra presso il margine d’ un rio,
La faccian vegetar più rigoglioso.
PIETRO GORI.
[CP italienne, vue de la rue Pietro Gori (1865-1911) à Foligno (Umbria, Italia).]
/B_tout>
370 Foligno - Via Pietro Gori
[CP italienne photo de Pietro Gori et texte de sa chanson sur le Premier Mai.]
/B_tout>
PRIMO MAGGIO
(Aria del coro nell’ Opero NABUCO)Vieni o Maggio, t’aspettan le genti ;
ti salutan i liberi cuori ;
dolce Pasqua dei lavoratori,
vieni e splendi alla gloria del sol,Squilli un inno di alate speranze
al gran verde che il frutto matura,
a la vasta ideal fioritura
in cui freme il lucente avvenir.Disertate, o falangi di schiavi,
dai cantieri, da l’arse officine,
via dai campi, su da le marine
tregua, tregua, all’eterno sudor !Imnalziamo le mani incallite
e sian fascio di forze fecondo ;
noi vogliamo redimer il mondo
dai tiranni de l’ozio e de l’or.Giovinezze, dolori, ideali,
primavere dal fascino arcano,
verde maggio del genre umano,
date ai petti il coraggio e la fè ;Date fiori ai ribelli caduti
collo sguardo rivolto a l’aurora
al gagliardo che lotta e lavora,
al veggente poeta che muor !PIETRO GORI.
au verso :
Arturo Frizzi, Ed.tore - Mantova
[CP italienne photo de Pietro Gori et texte de sa chanson hymne Premier Mai.]
/B_tout>
INNO PRIMO MAGGIO
(Da cantarsi sull’aria del coro nell’ opero Nabuco)
Vieni o Maggio, t’aspettan le genti;
ti salutan i liberi cuori ;
dolce Pasqua dei lavoratori,
vieni e splendi alla gloria del sol,Squilli un inno di alate speranze
al gran verde che il frutto matura,
a la vasta ideal fioritura
in cui freme il lucente avvenir.Disertate, o falangi di schiavi,
dai cantieri, da l’arse officine,
via dai campi, su da le marine
tregua, tregua, all’eterno sudor !Imnalziamo le mani incallite
e sian fascio di forze fecondo ;
noi vogliamo redimere il mondo
dai tiranni de l’ozio e de l’or.Giovinezze, dolori, ideali,
primavere dal fascino arcano,
verde maggio del genre umano,
date ai petti il coraggio e la fè ;date fiori ai ribelli caduti
collo sguardo rivolto a l’aurora
al gagliardo che lotta e lavora,
al veggente poeta che muor !PIETRO GORI.
au verso :
Arturo Frizzi, Ed.tore - Mantova
[CP italienne, vue de la rue Pietro Gori (1865-1911) à Foligno (Ombrie, Italie).]
/B_tout>
06034 FOLIGNO
Via Pietro Gori
Rue Pietro Gori
Pietro Gori Street
Pietro Gori Strasse106
FOTORAPIDACOLOR
TERNIda fotocolor Kodak Ektachrome
Riproduzione vietata
[CP italienne photo de Pietro Gori et texte de sa chanson sur le Premier Mai.]
/B_tout>
INNO
DEL
PRIMO MAGGIO
Da cantarsi sull’aria
del coro nell’ opera
" Nabucco".Vieni o Maggio, t’aspettan le genti ;
ti salutan i liberi cuori ;
dolce Pasqua dei lavoratori,
vieni e splendi alla gloria del sol,Squilli un inno di alate speranze
al gran verde che il frutto matura,
a la vasta ideal fioritura
in cui freme il lucente avvenir.Disertate, o falangi di schiavi,
dai cantieri, da l’arse officine,
via dai campi, su da le marine
tregua, tregua, all’eterno sudor !Imnalziamo le mani incallite
e siam fascio di forze fecondo ;
noi vogliamo redimere il mondo
dai tiranni de l’ozio e de l’or.Giovinezze, dolori, ideali,
primavere dal fascino arcano,
verde maggio del genre umano,
date ai petti il coraggio e la fè ;date fiori ai ribelli caduti
collo sguardo rivolto a l’aurora
al gagliardo che lotta e lavora,
al veggente poeta che muor !PIETRO GORI.
au verso :
Libreria Editrice "Il Pensiero"
Via Lanza, 90 - Roma.
[CP italienne anti-tsariste, poésie de Pietro Gori.]
/B_tout>
A lo czar Nicolò II
SALUTO ITALICO
— " Cesare, ai lidi, su cui Bruto vigila
— dagli avamposti della nova età,
— e donde oggi, nel sole, alati ascendono
— i Fati e gl’ inni de la libertà,
tu giungi, ascoso, tra gli acciari e i fulmini
di guerra presso l’ospite regal...
Sul capo augusto da le antenne dondola,
come un capestro, il labaro imperial...
— " Quanto sangue ci volle, o cristianissimo,
— a dar possa a quel cencio, e quanta fu
— la corda e quanto il piombo, onde sul popolo
— piovvero i doni de la tua virtù ?
" Piccoto padre, qual di pianti oceano
la tua prora, per giunger navigò ?...
Qual, vèr l’abisso, vortice di spasimi
tra ondate di martirio la sferzò ?...
— "Come dai fiordi - oh se tremasti - a sbattere
— su la tua fronte un gran soffio salì.
— pur da Mar Nero le ombre turbinarono
— di chi maledicendoti morì ?...
" Romba il cannone - ma non è d’Italia
la voce ; il suo saluto oggi non è
nel tricolore, che da l’alto sventola...
Despota, il solo che t’abbraccia é il re.
— " Oggi il pensiero ed il presagio italico
— volano a l’ampia steppa, o terreo sir,
— a le prigioni, a le Siberie tragiche,
— ove geme l’indomito avvenir ;
ai morituri, ai combattenti, ai taciti
giganti del riscatto e del dolor,
a la tua gloria, a insorta Russia giovine,
contro gli sgherri de t’impérator,
PIETRO GORI
[CP italienne, texte de Pietro Gori, à l’adresse du despote tsar Nicolas II, dessin illustrant le martyr du peuple : homme pendu, ou courbant l’échine.]
A lo czar Nicolò II
SALUTO ITALICO
" Cesare, ai lidi, su cui Bruto vigiladagli avamposti de la nova età,e donde oggi, nel sole, alati ascendonoi Fati e gl’inni de la libertà,tu giungi, ascoso, tra gli acciari e i fulminidi guerra presso l’ospite regal..."Sul capo augusto da le antenne dóudota.come un capestro, il labaro imperial...- "Quanto sangue ci volle, o cristianissimo,a dar possa a quel ceneio, e quanta tula corda e quanto il piombo, onde sul popolopiovvero i doni de la tua virtù ?"Piccolo padre, qual di pianti occanola tua prova, per giunger, navigò ?....Qual, vèr l’abisso, vortice di spasimitra ondate di martirio la sferzò ?...." Come dai fiordi - oh se tremasti !... - a sbatteresu la tua fronte un gran soffio salipar dal Mar Nero le ombre turbinaronodi chi maledioendoti mori ?..." Romba il cannone - ma non è d’Italiala voce ; il suo saluto oggi non ènel tricolore, che da l’alto sventola....Despota, il solo che t’abbraccia è il re." Oggi il pensiero ed il presagio italicovolano a l’ampia steppa, o terreo sir,a le prigioni, a le Siberie tragiche,ove geme l’indomito avvenir ;ai morituri, ai combattenti, ai tacitigiganti del riscatto e del dolor,a la tua gloria, o insorta Russia giovine,contro gli sgheri de l’imperator.Settembre, 909
PIETRO GORI
[CP italienne ? "Le Château maudit" texte de Pietro Gori en rapport avec Francisco Ferrer, allusion au Fort de Montjuich à Barcelone, où a été exécuté Ferrer. Définition de l’image (web) ne permettant pas sa lecture.]
/B_tout>
NEL CASTELLO MALEDETTO
Pietro Gori [1865 - 1911], « Nel castello maledetto », 10–X-1909 ;
«
Dopo il delitto
A Pace FerrerEgli ti diè la vita ed il gentile
nome e la santa libertà... Fu culla
de la sua fede quella sua virile
scienza del vero, povera fanciullaOggi il suo ver trionfa... Tu invocavi
la clemenza d’un papa e d’un Borbone
e il loro iddio collerico adoravi...
Pur lo vollero morto... Oh visione(che di fierezza ti riempi iI pianto !..
d’alate forme sul suo bel morire,
o eroici appelli da quel core infranto
col sangue zampillanti a l’avvenire !
L’augusto ver da la sua bocca muta
levossi eterno, e più vermiglio ancora
de le ferite iI mondo già saluta
un grandeggiare vindice d’aurora.Ei rivivrà... Morranno i violenti
che l’hanno ucciso e i loro iddii bugiardi...
i rivivrà nei cuori e nelle menti
de’ buoni e nel rimorso dei codardi.Il domani di pace, ch’ egli avea
invocato nel tuo nome augurale,
lo ha visto di lassù, mentre cadea
in un raggio di sole e d’idealeBraccia redente e volontà sovrane
da una luce di secoli non nati
e libere sorelle anime umane
rifulsero ai veggenti occhi bendati,quand’ei mite parlò, senza paura,
agli inconsci uccisori ed a la storia,
e udi le diane de l’età futura
tra un balenio di morte e
di vittoria.15 Ottobre 1909 », lI Libertario, La Spezia, 18–XI-1909
PIETRO GORI
[CP italienne, double, gravure sur Francisco Ferrer sur une face et poèmes de Pietro Gori sur l’autre.]
/B_tout>
FRANCISCO FERRER Y GUARDIA
fucilato nella fortezza di Montjuich a Barcellona
la mattina del 13 Ottobre 1909SPEZIA - TIPOGRAFIA SOCIALE
au verso :
NEL CASTELLO MALEDETTO
(per la vita di FRANCISCO FERRER)Prigione, tribunale e mattatoio,
Montjuich, antro d’agguati e d’atre lotte,
erto su la città, come avvoltoio
pronto a rapina, guata ne la notte...Dormono gl’innocenti : ma grifagna
di preti e gallonati una nequizia
ordisce, in nome del Borbon di Spagna,
la truffa secolar de la giustizia.Anco una volta incrudelisce il nero
lievito d’odi contro la ragione
umana... E la tragedia del pensiero
attanagliato de l’inquisizione.Il gioco insano che le vite ruba,
dei nuovi veri non udi lo squillo : -
Come a Xeres s’ammazza, e come a Cuba
e ancora - " Germinal !... " - grida Angiolillo.- " Re cattolico, ormai sul tuo reame,
(Carlo quinto è ben morto) il sol tramonta :
e non s’impiomba col plebeo carname
la verità, nè l’avvenir s’affrontacon le ritorte d’un ïer nefando...
Dal cenere dei roghi la immortale
idea brillo, più che lo scettro e il brando
di quei che sono scheltri a l’Escuriale.Fu la imposta del sangue, che sommosse
Barcellona a negar esca a la guerra...
Oggi laggiù si muore, e in queste fosse
piombo iberico insanguina la terra...Bada, o re, che il carnefice è il più tristo
sobillatore, e il martire è il più forte...
Il vinto su la croce non fu Cristo
e chi muor per l’idea vince la morte.10 Ottobre ’909 PIETRO GORI
DOPO IL DELITTO
a PACE FERREREgli ti diè la vita ed il gentile
nome e la santa libertà... Fu culla
de la tua fede quella sua virile
scienza del vero, povera fanciulla.Oggi il suo ver trïonfa... Tu invocavi
la clemenza d’un papa e d’un Borbone
e il loro iddio collerico adoravi...
Pur lo vollero morto... Oh visione(che di fierezza ti ritempri il pianto !...)
d’alate forme sul suo bel morire,
o eroici appelli da quel core infranto,
col sangue zampillanti a l’avvenire !..L’augusto ver da ma sua bocca muta,
levossi eterno, e più vermiglio ancora
de le ferite il mondo già saluta
un grandeggiare vindice d’aurora.Ei rivivrà... Morranno i vïolenti
che l’hanno ucciso e i loro iddii bugiardi.
Ei rivivrà nei cuori e nelle menti
de’ buoni e nel rimorso dei codardi.Il domani di pace, ch’ egli avea
invocato nel tuo nome augurale,
lo ha visto di lassù, mentre cadea
in un gaggio di sole e d’ideale.Braccia redente e volontà sovrane
da una luce di secoli non nati
e libere sorelle anime umane
rifulsero ai veggenti occhi bendati,quand’ ei mite parlo, senza paura,
agli inconsci uccisori ed a la storia,
e udi la diane de l’età futura
tra un balenio di morte e di vittoria.15 Ottobre ’ 909 PIETRO GORI
[CP italienne imprimée sous les presses du journal "Germinale" à Pise, poème de Pietro Gori en hommage à Francisco Ferrer.]
/B_tout>
Dopo il delitto
A Pace Ferrer
Egli ti diè la vita ed il gentile
nome e la santa libertà. Fu culla
de la tua fede quella sua virile
scienza del vero, povera fanciulla...
— Tu quel ver non credevi, ed invocasti
— per lui pietè da un papa e da un Borbone...
— Invano il loro iddio tetro adorasti ;
— han risposto col piombo... O vïsione
( che per fierezza ti delerya il pianto )
d’alate forme sul suo bel morire ;
oh zampillati dal suo core infranto
sangue ed oppelli invitti a l’avvenire !
— Già il ver triomfa ne la bocca muta,
— e da quel sangue, più vermiglio ancora
— de la vendetta, il mondo già saluta
— su l’ombre in fuga un grandeggiar d’aurora
Ei rivivrrà ... Morranno i vïolenti
che l’hanno ucciso e i loro iddii bugiardi ;
ei rivive nei cuori e ne le menti
di giusti, e nel rimorso de’ codardi.
— L’indomani di pace, ch’ egli avèa
— invocato nel tuo nome augurale,
— lo ho visto di lassù, mentre cadea
— in un raggio di sole e d’Ideale...
Braccia redente e volontà sovrane
da la gloria dei secoli non nati
e in libertà sorelle anime umane
fulsero ai suoi veggenti occhi bendati,
— Quand’ ei mite parlò, senza paura
— ai fucilieri inconsci ed a la storia,
— l’"ave" ascoltando de l’età futura
— da un balenio di morte e di vittorria.Ottobre 1909
PIETRO GORI
Pisa, Tip. " Germinale " 1909
[CP italienne, texte de Pietro Gori, à l’adresse du despote le tsar Nicolas II, dessin illustrant le martyr du peuple : homme pendu, ou courbant l’échine.]
A lo czar Nicolò II
SALUTO ITALICO
" Cesare, ai lidi, su cui Bruto vigila
dagli avamposti de la nova età,
e donde oggi, nel sole, alati ascendono
i Fati e gl’inni de la libertà,
tu giungi, ascoso, tra gli acciari e i fulmini
di guerra presso l’ospite regal..."
Sul capo augusto da le antenne dóudota.
come un capestro, il labaro imperial...
- "Quanto sangue ci volle, o cristianissimo,
a dar possa a quel ceneio, e quanta tu
la corda e quanto il piombo, onde sul popolo
piovvero i doni de la tua virtù ?
"Piccolo padre, qual di pianti occano
la tua prova, per giunger, navigò ?....
Qual, vèr l’abisso, vortice di spasimi
tra ondate di martirio la sferzò ?....
" Come dai fiordi - oh se tremasti !... - a sbattere
su la tua fronte un gran soffio sali
par dal Mar Nero le ombre turbinarono
di chi maledioendoti mori ?...
" Romba il cannone - ma non è d’Italia
la voce ; il suo saluto oggi non è
nel tricolore, che da l’alto sventola....
Despota, il solo che t’abbraccia è il re.
" Oggi il pensiero ed il presagio italico
volano a l’ampia steppa, o terreo sir,
a le prigioni, a le Siberie tragiche,
ove geme l’indomito avvenir ;
ai morituri, ai combattenti, ai taciti
giganti del riscatto e del dolor,
a la tua gloria, o insorta Russia giovine,
contro gli sgheri de l’imperator.Settembre, 909
PIETRO GORI
SPEZIA - TIPOGRAFICA SOCIALE
[CP italienne, portrait et autographe de l’anarchiste et poète Pietro Gori (1865-1911). Carte éditée par L’École Moderne de Bologne (Italie).
/B_tout>
Pietro Gori
SEP
..... date fiori al ribelle caduto
con lo sguardo rivolto all’ aurora,
al gagliardo che lotta e lavora,
al veggente poeta che muor.
au verso :
Libreria Editrice LA SCUOLA MODERNA
BOLOGNA - Casella postale - 209
con Tipografia in Via Pietramellara, 33-35
— -
Opuscoli - Opere di volgarizzazione scientifica e di Letteratura sociale
RIVISTA QUINDICINALE " LA SCUOLA MODERNA "
[CP italienne, portrait de l’anarchiste Pietro Gori (1869-1911) et courte biographie au verso.]
/B_tout>
PIETRO GORI
au verso :
PIETRO GORI
agitatore libertario, nato a Messsina
nel 1869, morto a Portoferraio nel
1911. Giovinetto ancora, entrò nell’ In-
ternazionale operaia, e già nel 1887
ebbe il primo processo. Da allora le
sue condamne non si contano più,
cosi come non si contano le sue pe-
regrinazioni in Europa in America,
sfuggendo alle persecuzioni della po-
lizia, spiegando dappertutto una ar-
dimentosa azione di propaganda.
Avvocato, giornalista, professore di
sociologia criminale all’università di
Buenos Ayres, autore di numerosi
opuscoli di propaganda, pubblicò
anche volumi di canti, alcuni dei
quali, diventati popolarissimi tra il
proletariato.Società Editrice Avanti ! - Milano
[CP italienne du monument de Pietro Gori (1865-1911) réalisé en octobre 1913 . Sculpture, ange et effigie de PIETRO GORI poète cher, toujours insatiable de JUSTICE et de VÉRITÉ. Il reste dans le temps un exemple à suivre.]
/B_tout>
L’UOMO PERSEGUITATO E INDOMITO
CHE VISSE I BREVI SUOI GHORNI IN PRO DELLE MISERE TURBE
CHE TUTTE LE TERRE SOLCO
.......... LA BELLA SEMENTA DELLA UMANA RESURREZIONE
PIETRO GORI
POETA GENTILE INSAZIABILE SEMPRE
DI GIUSTIZIA E . VERITÁ
RESTA DEL TEMPO MORITO INCITAMENTO ESEMPIO
OTTOBRE MCMXIII
Au verso :
SPEZIA - TIPOGRAFIA SOCIALE
[CP italienne de soutien aux victimes politiques. Appel des anarchistes et des socialistes à lutter contre le régime fasciste italien. Poème et appel aux armes de Pietro Gori. Illustration : femme soutenant un homme victime de mauvais traitements, femme avec son enfant et homme sous une bannière avec la faucille et le marteau brandissant le poing en l’air face à la forteresse du pouvoir (dessinateur non identifié). ]
Symboles utilisés : Poing levé — Soleil levant ☼ — Femme et enfant — Palme — Drapeau ⚐ — Femme — Faucille et marteau (communisme) — Hache — Forteresse (pouvoir, prison) — Homme (victime de torture ou de mauvais traitement) /B_tout>
PRO VITTIME POLITICHE
MILIAIA E
MILIAIA D’ANARCHICI E SOCIALISTI
GRIDANDO AL PROLETARIATO :
AVANTI AVANTI PAR DISTRUGGERE
IL REGIME CAUSA DI TANTE SOFFERENZEGIORNO DE L’ORA
SPLENDIDO LAVACRO
A SUON D’EPICI CARMI
O PER SECOLI AL GIOGO E A
L’ONTE SACRO
VECCHIO POPOLO ALL’ARMIBATTAGLIE - P. GORI
[CP italienne double, de l’Association Mazzinienne pour l’anniversaire de la mort de Pietro Gori survenue le 8 janvier 1911. Portrait photo de Pietro Gori et poème écrit à Liverpool en mars 1895, parlant de l’exil et adressé à sa mère.]
/B_tout>
PIETRO GORI
Gentile Poeta ed Apostolo del Pensiero e dell’Azione
au verso (trois volets) :
Dando tributo di memoria e di affectto a PIETRO GORI, nel 45° anniversario della sua morte - avvenuta l’8 gennaio 1911 - riportiamo, dai "Canti d’Esilio" la poesia dedicata alla mamma lontana, che meglio ritrae la bellezza di quell’anima che affrontò lotte gagliarde ed eroiche, patì persecuzioni e incomprensioni e sofferenze d’ogni sorta, per aver voluto ripetere la sublime offerta di Cristo, andando - in piena dedizione alla sua Fede - per l’erta del suo Calvario, votato al sacrificio di sè, per la redenzione deli’ Umanità.
La Sezione di Massa Marittima
dell’Associazione Mazziniana Italiana
SALPANDO
Liverpool, marzo, ’95.
Mamma , son marinaro : perchè piangi
su la mia nuova sorte ?...
son tanti anni che seguo le falangi
a l’ideale sacre ed alla morte.Il sogno mio di bimbo - ti rammenti ?
oggi mi riafferra...
Il mare ha vinto. Addio, serene genti
di questa vecchia e mobile Inghilterra.Io voglio la ribelle innamorata
de’ miei dì solitari...
te di nembi e splendori inghirlandata
vengo a cercarti, o libertà, sui mari.Poichè tu pure sei cacciata in bando
da la umana stoltezza,
io ti seguo sui flutti navigando,
per succhiare de’ tuoi baci l’ebbrezza.Meglio affrontar de gli oceàni ignoti
l’infinito furore,
che sentire le zanne degli idioti
e dei malvagi avvelenarmi il cuore
o la calunnia che strisciando spia,
e morde a tradimento...
No ! meglio la bufera, o madre mia,
l’urlo del mare e l’infuriar del vento.
Ma quando ne le notti senza stelle
l’onda scrosciante udrai,
e per il marinaro tuo ribelle
la tua dolce madonna pregherai,
forse quei preghi raddolcir potranno
dei marosi lo schianto ;
solo i flutti del bieco odio non hanno
pietà nessuna del materno pianto.
Tu prega, mamma, ed io combatto. È fede
pur quella che m’infiamma :
a tante cose oneste e belle crede
questo mio cuore ancor fanciullo, o mamma.
Mi voglion sanguinario, e nulla han visto
dell’intimo pensiero.
Di’ tu, che mi conosci, s’io son tristo,
e se il racconto degli scribi è vero ;
Addio, mamma ; ti mando alcune foglie
di primula selvaggia,
che la mia mano trepidando coglie,
là dove muore la britanna spiaggia.
Salpa la nave, e va per la bonaccia
con le sue grandi ali quadre,
mentre un alito sfiorami la faccia...
forse l’effluvio de’ tuoi baci, o madre.
A.M.I. - Sezione di Massa Marittima
[CP italienne publiée par le journal anticlérical "Il Corvo" (Le Corbeau), portrait du célèbre anarchiste italien Pietro Gori (1865-1911).]
PIETRO GORI
Nato a MESSINA
13 Agosto 1865Morto a PORTOFERRAIO
9 Gennaio 1911
au verso :
Edita del Gruppo Editoriale " IL CORVO " Livorno
[CP italienne, citation de Pietro Gori sur la Liberté et l’action révolutionnaire. Dessin : un prisonnier entre deux carabiniers.]
La libertà ha sempre un nemico nel potere e in chi desidera conquistarlo, sia questi sincero come Gracco, sia vile e traditore come Rabagas, sia ipocrita come Tartufo. L’azione rivoluzionaria non può essere opera di intermediari o di capi, bensì soltanto opera di popolo che acquista la dignità di se stesso e conosce il suo diritto e la sua forza.
PIETRO GORI
au verso :
Nè un uomo nè un soldo per la guerra, No a tutti gli eserciti
logo du fusil brisé