PRIMO MAGGIO
(Aria del coro nell’ Opero NABUCO)
Vieni o Maggio, t’aspettan le genti ;
ti salutan i liberi cuori ;
dolce Pasqua dei lavoratori,
vieni e splendi alla gloria del sol,
Squilli un inno di alate speranze
al gran verde che il frutto matura,
a la vasta ideal fioritura
in cui freme il lucente avvenir.
Disertate, o falangi di schiavi,
dai cantieri, da l’arse officine,
via dai campi, su da le marine
tregua, tregua, all’eterno sudor !
Imnalziamo le mani incallite
e sian fascio di forze fecondo ;
noi vogliamo redimer il mondo
dai tiranni de l’ozio e de l’or.
Giovinezze, dolori, ideali,
primavere dal fascino arcano,
verde maggio del genre umano,
date ai petti il coraggio e la fè ;
Date fiori ai ribelli caduti
collo sguardo rivolto a l’aurora
al gagliardo che lotta e lavora,
al veggente poeta che muor !
PIETRO GORI.
au verso :
Arturo Frizzi, Ed.tore - Mantova